Amsterdam: e se fosse una questione di marketing?

Io la butto li’… E se questa storia dei Coffee Shop che chiudono fosse una trovata di marketing? Se fosse solo una riuscitissima campagna pubblicitaria che negli ultimi anni ha fatto aumentare i turisti che si recano ad Amsterdam? Se fosse tutta una farsa per spingere sempre piu’ giovani a visitare l’Olanda?

Si, proprio marketing… Tutto sommato siamo in Olanda, uno dei paesi dove il marketing va alla grande, basti pensare, ad esempio, alla Heineken… Per niente la birra piu’ buona del mondo, ma sicuramente la piu’ famosa proprio grazie agli investimenti massicci fatti dall’azienda gia’negli anni ’50. Altro esempio? Beh, la compagnia leader per i navigatori satellitari, la TomTom, Olandese anche lei e chi di voi non ha mai prenotato un albergo utilizzando Booking.com, beh, anche questa e’una compagnia Olandese… L’elenco potrebbe continuare ancora a lungo ma mi fermo qui.

Ma il fatto che in Olanda il marketing sia quasi una religione (o forse lo e’) non puo’ bastare, da solo, a provare la mia tesi… Allora ragioniamoci un attimo. Cercando in rete notizie relative alla chiusura dei Coffee Shop ho trovato notizie datate addirittura 2001 dove si parlava della chiusura dei Coffeeshop. Non sono riuscito a trovare notizie piu’ vecchie, ma ricordo benissimo che, quando venni la prima volta ad Amsterdam (avevo 18 anni, quindi parliamo del 1997), gia’ si parlava di chiusura dei CoffeeShop.

Ultimamente e’ stata Repubblica.it a riportare (per l’ennesima volta) la notizia della chiusura dei Coffeeshop. Con un articolo firmato da Cristina Nadotti il 17 Dicembre 2011 Repubblica.it titola: ultima notte al coffee shop, Amsterdam fa il pieno di turisti. Solo 2 anni fa, sulla stessa Repubblica.it, Rosalba Castelletti titolava: Spinello vietato ai turisti, Amsterdam blinda i Coffee shop. Insomma, ogni anno e’sempre la stessa storia, ma a chi conviene questo tira e molla, questo lanciare notizie che hanno solo un lontano fondamento reale…

Beh, ai giornali conviene sempre, il titolo ad effetto vende, questo e’un dato di fatto, ma i giornali non potrebbero inventare di sana pianta, c’é bisogno, comunque, di un minimo di fondamento ed e’ proprio qui che il marketing entra in gioco! Negli ultimi anni i Paesi Bassi, con Amsterdam in testa, sono riusciti, nonostante la crisi, ad aumentare costantemente il prezzo degli alberghi fino ad arrivare (dati di Marzo 2011) al primo posto in Europa! L’Olanda, quest’anno, ha superato addirittura l’Italia come prezzo per camere di albergo e Amsterdam e’ tra le prime 10 citta’ piu’ costose al mondo con un prezzo medio per notte di 115 euro (un aumento dell’8% rispetto al 2010).

E giusto per mettere altra carne a cuocere, mi sono divertito a raccogliere qualche dato con Google Insight. Questo e’ il grafico per le ricerche, in Italia, per il termine “Albergo Amsterdam”

di solito il trend per le prenotazioni alberghiere (chi lavora nel settore lo sa) hanno il punto piu’ basso in Dicembre per poi crescere di nuovo con l’anno nuovo. Di solito, quindi, il grafico delle ricerche mostra un trend come quello che vediamo nel grafico linkato qui sopra negli anni 2008/2009, si vedono, pero’, degli strani picchi fuoristagione e anche il grafico di quest’anno mostra un trend in aumento per le prenotazioni nonostante questo sia un periodo di bassa stagione.

Se mettiamo insieme il grafico delle ricerche “Albergo Amsterdam” e quello “coffeeshop Amsterdam vediamo una cosa simpatica che forse potrebbe spiegare il segreto:

Ad ogni aumento delle ricerche per “coffeeshop Amsterdam” corrisponde un aumento delle ricerche per “albergo Amsterdam”, non importa quale sia il periodo dell’anno, ma l’effetto e’ sempre lo stesso…

Certo, i dati forniti da Google sono approssimativi, MA, ogni volta che si parla della chiusura dei Coffeeshop molte persone che avevano in programma di visitare Amsterdam decidono di farlo, le prenotazioni aumentano e i prezzi degli alberghi schizzano alle stelle…

E se tutta questa storia fosse una trovata meramente speculativa per attirare sempre piu’ turisti anche in tempo di crisi?

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