Erri De Luca, io, Napoli e la qualita’ della vita…

Da poco e’ stata pubblicata l’annuale classifica del Sole24Ore sulla qualita’ della vita nelle principali citta’ italiane. Quest’anno Napoli e’ finita all’ultimo posto suscitando, ovviamente, non poche polemiche…

Oggi, poi, ho trovato in giro sulla rete un articolo, meglio dire, un commento, scritto da Erri De Luca che commenta questa classifica. In realta’ le sue parole sono state trascritte da un’intervista che rilascio’ nel 2010 sempre, comunque, a commento della classifica del Sole24Ore.

Comunque, ecco cosa Erri De Luca ha detto:
“Ignoro i criteri di valutazione ma dubito che siano adeguati allo scopo. C’è qualità di vita in una città che vive anche di notte, con bar, negozi, locali aperti e frequentati, a differenza di molte città che alle nove di sera sono deserte senza coprifuoco.”

Inizio molto ad effetto, ma Erri De Luca, che nel frattempo vive a Roma, tralsascia il fatto che a Napoli, in molte zone della citta’, invece il coprifuoco ci sia… E in altre zone andare in giro a notte fonda non e’ proprio il massimo del relax… E continua:

“Considero qualità della vita poter mangiare ovunque cose squisite e semplici a prezzi bassi, che altrove sarebbero irreali. Considero qualità della vita il mare che si aggira nella stanza del golfo tra Capri, Sorrento e Posillipo. Considero qualità della vita il vento che spazza il golfo dai quattro punti cardinali e fa l’aria leggera.”

Peccato, pero’, che tutte queste cose siano un lusso riservato a pochi, a quelli che abitano o lavorano lungo il lungomare o a chi puo’ permettersi di frequentarlo. Quartieri immensi e popolosi come Fuorigrotta, Secondigliano, i Colli Aminei etc. etc. fanno parte di Napoli lo stesso eppure non hanno la vista sul Golfo… Che facciamo, dividiamo la classifica per quartieri? Sull’aria respirabile poi… Mah, evidentemente De Luca si e’ dimenticato di cosa vuol dire ritrovarsi a Piazza Garibaldi a Giugno con 30 gradi e un traffico pauroso… Se quella e’ aria respirabile…

“Considero qualità della vita l’eccellenza del caffè napoletano e della pizza. Considero qualità di vita la cortesia e il sorriso entrando in un negozio, la musica per strada. Considero qualità della vita la storia che affiora dappertutto.”

Niente da dire su pizza e caffe’, ci mancherebbe altro… Ma la storia che affiora da tutte le parti e’, nella maggior parte dei casi, abbandonata a se stessa senza la minima cura… Certo, non dipende da Napoli ma dagli enti, in maggior parte nazionali, che dovrebbero salvaguardare il patrimonio di Napoli, ma la situazione rimane, comunque, la stessa.

“Considero qualità della vita la geografia che consola a prima vista, e considero qualità della vita l’ironia diffusa che permette di accogliere queste graduatorie con un “Ma faciteme ‘o piacere”. Per consiglio, nelle prossime statistiche eliminate Napoli, è troppo fuori scala, esagerata, per poterla misurare.”

Certo, neanche io vivo piu’ a Napoli, anzi, neanche piu’ in Italia, ma Napoli l’ho vissuta ed e’ una citta’ che ti strega, e’ una citta’ alla quale si rimane legati per sempre, se sei Napoletano non importa dove vivi, rimarrai sempre un Napoletano… Ma chiudere gli occhi davanti ai problemi di Napoli significa dire che quei problemi non esistono, equivale mettersi al livello di chi dice che la Camorra o la Mafia non esistono, vuol dire buttare nel cesso anni e anni di battaglie fatte dai comitati di quartiere per chiedere un posto migliore dove crescere i proprio figli… Insomma, equivale a dire che a Napoli qualunque cosa, anche la piu’ seria, finira’ sempre a tarallucci e vino…

Ah, quasi dimenticavo, ecco il video di De Luca:

2 Comments

  1. Tomato

    questo dimostra che Erri de luca, da artista quale è, è capace di andare aldilà delle “mere” problematiche della vita quotidiana che tutti conosciamo, per dare un giudizio che da artista tocca i sentimenti e le corde più profonde della nostra intimità di napoletani….
    grande De Luca

    • gigipicazio

       Mi puo’ andare anche bene… Ma l’andare aldila’ di “mere” problematiche che riguardano la vita quotidiana di tutti (tranne che degli artisti) a volte assomiglia molto al voler descrivere noi napoletani come quelli che cantano “O sole mio” suonando il mandolino e mangiando una pizza…

      Se le sue parole vogliono essere una provocazione, ok, ci possono stare, ma se dice sul serio, beh, ha una visione della realta’ molto distorta… Forse perche’ non vive piu’ a Napoli e, quindi, come tutti gli “immigrati” ricorda le cose molto piu’ belle di quello che in realta’ sono…

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