Perche’ non usare Aruba come provider!

Questo e’ un post che avrei voluto scrivere molto tempo fa… Ma un po’ per la solita pigrizia che contraddistingue noi del Sud, un po’ per mancanza di tempo, un po’ per difficoltà nel trovare il coraggio di lanciarmi in una battaglia lunga e, sicuramente, dolorosa, non ho fatto fino ad oggi.

Perche’ non usare Aruba come provider!

Aruba e’, sicuramente, uno dei piu’ grandi e popolari provider italiani, ma e’ passato alla storia molte volte per la sua infamita’ e per i suoi down. Partiamo dai Down… Solo nell’ultimo anno Aruba ha lasciato senza connettivita’ per diverse ore senza alcun avviso ne’ comunicazione tutti i suoi clienti per almeno 2 volte, senza contare, poi, le varie piccole e brevi interruzione di connettivita’ per i piccoli clienti.

I due down di cui accennavo prima sono avvenuti il 29 Aprile e l’8 Luglio 2011. La webfarm, che si trova ad Arezzo, e’ stata colpita da un incendio nella sala dei generatori che ha provocato un down della loro data farm dalle 4 del mattino fino alle 17.00 del pomeriggio. Su Twitter la gente ha dato sfogo alla propria frustrazione (come spesso accade in questi casi) e continua ancora a farlo. Se cercate nel feed di Twitter troverete molte cose su Aruba (oltre ad un sacco di notizie relative all’isola di Aruba, ex colonia olandese). Quello che ha fatto andare su tutte le furie i clienti di Aruba e’ stato il fatto che la webfarm italiana ha risposto alle imprecazioni dei suoi utanti solo dopo diverse ore e si e’ sempre tenuta sul vago… Insomma, non un buon esempio di customer service.

L’8 Luglio di nuovo down per via di problemi riconducibili all’incendio del 29 Aprile. Questa volta Aruba ha risposto un poco piu’ velocemente alle richieste di informazione ma il disservizio e’ durato, per alcuni siti, anche piu’ di 24 ore (il mio blog amsterdamforfree.it e’ rimasto down circa 32 ore…).

Gia’ solo questo basterebbe per sconsigliarlo come provider, ma Aruba, in passato, ha fatto anche di meglio!

Il collettivo Autistici/Inventati che fornisce una serie infinita di servizi a svariate realta’ del movimento italiano e non solo, aveva una delle proprie macchine hostata, appunto, nella webfarm di Aruba. Questa macchina ospitava, oltre ad alcuni servizi minori, anche un servizio di crittografia. Il 15 Giugno 2004 il servizio subisce un down ma viene poi ristabilita’la piena funzionalita’ del servizio. Alle chiamate da parte del collettivo di Autistici ad Aruba, dalla webfarm rispondono che c’é stato un calo di tensione e che tutto e ristabilito.

Un anno dopo, il 21 Giugno 2005 si scopre la verita’, la Polizia Postale, nell’ambito di una inchiesta, si presento’ da Aruba per chiedere accesso al disco della macchina in questione. Aruba permise alla Polizia di fare una copia del disco mettendo a serio rischio la privacy di tutte le persone che si appoggivano a questo servizio. Potenzialmente la Polizia Postale ha potuto spiare per un anno intero la posta di migliaia di persone, tutto questo grazie ad Aruba che ha tenuto all’oscuro il collettivo Autistici/Inventati per un anno intero con le sue menzogne!

Se queste due motivazioni non vi bastano, beh, fate una breve ricerca su internet e vedrete che di motivi ce ne sono in abbondanza per non affidare la pripria mail, il proprio sito web o il proprio blog ad un provider che promette mari e monti ma che ci mette giorni per rispondere ad una vostra domanda e che considera la vostra privacy come un optional!

2 Comments

  1. Pingback: AmsterdamForFree back on-line! - Amsterdam For Free

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