Se la legge e’ uguale per tutti…

Non sono uno che va cercando la “giustizia” a tutti i costi, sopratuttto in un paese, come l’Italia, dove la frase “La legge e’ uguale per tutti” che campeggia in tutte le aule dei tribunali dovrebbe essere sostituita da una piu’ realistica “due pesi e due misure”, ma vorrei un attimo ragionare sulle nuove prospettive che si aprono dopo la recente condanna di Silvio B.

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Non voglio commentare la condanna, come ci si e’ arrivati o altro, non sono un giornalista o un giurista, di leggi ne capisco poco e piu’ sto lontano dalle aule di tribunale e meglio mi sento. Quello che voglio fare e’ solamente vedere la questione Condanna-Berlusconi da un altro punto di vista.

Ho iniziato a lavorare nel 2003, a 24 anni, piu’ o meno sempre in regola quindi, di conseguenza, pagando tasse etc. etc. Tagliando con l’accetta, considerando lo stipendio che prendevo quando ho iniziato e quello che prendo adesso, potrei dire che, in media, l’obolo che ho passato allo stato pagando i contributi/tasse si aggira intorno ai 600 euro al mese.
Fino ad oggi, quindi, il mio contributo e’ di, piu’ o meno 79.200 euro prelevati dalla mia busta paga. Considerando che dovro’ lavorare altri 30 anni, quello che dovro’ pagare (o meglio, che verra’ prelevato direttamente dalla mia busta paga e ipotizzando che il mio stipendio rimanga sempre piu’ o meno lo stesso) sara’ 216.000 euro.
In totale, quindi, le trattenute sul mio stipendio ammonteranno ad un totale di 295.200 euro, insomma, una bella casetta.

E adesso veniamo a Silvio B., la condanna definitiva, confermata in Cassazione, e’ di 4 anni per una frode fiscale di 7,3 milioni di euro. Di questi 3 anni sono abbonati grazie all’indulto del 2006. Il decreto svuota-carceri, inoltre, garantisce la possibilita’ di usufruire di pene alternative per reati fino a 4 anni di reclusione (cosa buona e giusta), quindi niente carcere e vai di pene alternative = servizi sociali.
Fin qui e’ tutto facile, ma poi mi sono perso un poco perche’ provando a documentarmi su come si convertono le pene detentive in pene sostitutive non sono riuscito a tradurre gli articoli che riguardano queste norme in italiano… Eh si, provateci voi a leggere una legge, non si capisce un cazzo… Comunque ho avuto il sentore che il funzionamento della conversione sia abbastanza semplice: 1 giorno in carcere = 1 giorno di pena sostitutiva

LEGGE 26 luglio 1975, n. 354
Norme sull’ordinamento penitenziario e sulla esecuzione delle misure privative e limitative della liberta’

Art. 47.
(Affidamento in prova al servizio sociale).

1. Se la pena detentiva inflitta non supera tre anni, il condannato puo’ essere affidato al servizio sociale fuori dell’istituto per un periodo uguale a quello della pena da scontare.

Tornando a Silvio B. il tutto di sarebbe dovuto tradurre con 1 anno in carcere = 1 anno ai servizi sociali, ma cosi’ non e’ stato. La condanna alla pena alternative e’ stata, infatti, di 4 ore alla settimana per 10 mesi in un centro anziani.

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E adesso andiamo di matematica per capire come hanno convertito la pena.
365 giorni in carcere = 7 giorni ai servizi sociali
52 giorni in carcere = 1 giorno ai servizi sociali

Appurato che la Matematica E’ un’opinione, ne prendo atto, vado avanti e tiro le mie conclusioni.

Silvio B. ha evaso 7.3 milioni di euro, e’ stato condannato a 4 anni di cui 3 scontati, quindi condannato a scontare 1 anno in carcere che e’ stato convertito in 7 giorni (168 ore) di servizi sociali. Per quello che mi riguarda e tornando al calcolo dei miei contributi di cui sopra, l’ammontate massimo che io potrei evadere e’ 300.000 euro in tutta la mia vita (per evadere 7,3 milioni di euro dovrei vivere piu’ o meno 24 volte, ma questa e’ un’altra storia). Se la legge fosse uguale per tutti, io potrei mettermi in proprio e lavorare come consulente con partita iva o qualcosa del genere, evadere per il resto della mia vita per poi autodenunciarmi al compimento del mio 65esimo compleanno. La cifra evasa sarebbe intorno ai 216.000 euro (1/33 di 7,3 milioni) ma voglio accollarmi tutta la condanna, boom, 4 anni (senza indulto perche’ ho incominciato ad evadere dopo il 2006).
4 anni di carcere = 1460 giorni, convertiti usando il coefficiente B. (52 giorni di carcere = 1 ai servizi sociali) la mia condanna ammonterebbe a ben 28 giorni ai servizi sociali, niente male!

Peccato che non possa evadere, peccato che non viva in Italia per poterlo fare ma, soprattutto, peccato che la legge non sia uguale per tutti…

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