Joe Formaggio, il sindaco di tutti gli Italiani

Questo week-end il sindaco di Albettone, Joe Formaggio, e’ tornato alla ribalta (come fa ogni tanto) con la sua ennesima perla di razzismo. Intervistato dalla trasmissione “La Zanzara” si e’ lasciato andare a mirabolanti affermazioni (qui il link dell’intervista). Joe Formaggio (eletto con il 100% delle preferenze in quanto unico candidato Sindaco della ridente Abettone (2000 abitanti in provincia di Vicenza) non e’ nuovo a queste cose. “Comune col piu’ alto numero di porto d’armi”, “comune anti-immigrati” etc. etc., insomma, Joe e’ un vero e proprio paladino della giustizia all’italiana. Nel 2015 lancio’ l’idea di una tassa sulle coppie Gay per aiutare le famiglie tradizionali, installo’ in paese una serie di cartelli “Divieto ai Rom”, fermo sostenitore della campagna “Io sto con Stacchio” e migliore amico di Salvini, Joe non si fa mancare niente. Del resto, voglio dire, con quel nome e cognome posso solo immaginare che infanzia di merda abbia passato e come tutti quei bambini che sono vittime di bullismo da piccoli, devono rifarsi, da grandi, sui piu’ deboli.

Si e’ fatta una certa. – Ovvero l’addio di Uriel

Per anni mi sono divertito a leggere i post del personaggio noto come Uriel Fanelli pubblicati quasi con cadenza giornaliera sul suo blog. Era da un poco che non lo visitavo e ci sono rimasto abbastanza di cazzo nello scoprire che era chiuso, caput, finito. Cercando a destra e manca ho trovato un sito dove un fan (o piu’ di uno) ha raccolto i suoi articoli per far si che ne resti almeno una traccia… Beh, voglio farlo anche io con il suo ultimo post, il suo saluto dove, come al solito, traccia un ritratto abbastanza tagliente di quello che si e’ visto girare intorno… Che dire, mi manchera’… Si e’ fatta una certa. di Uriel Fanelli Era un pochino che notavo qualche difficolta’, ma ho sempre rimandato una riflessione profonda. Forse perche’ motivi di orgoglio – troppi aspettavano questo momento con gioia – mi spingevano a continuare. Ora pero’ me ne frega pochissimo di quelle persone – l’indifferenza ha superato, finalmente, il fastidio – e allora mi sono trovato in un silenzio , che mi ha aiutato a prendere la decisione. Stavolta e’ vero, per una ragione. L’ho deciso io solo. Non ho un gruppo di psicopatici addosso (o meglio, …

L’ignoranza e’ un’arma, USALA!

Tempo fa, su suggerimento del mio dealer di fumetti preferito, lessi uno dei fumetti che piu’ mi e’ rimasto impresso fino ad oggi, Channel Zero di Brian Wood, se non ne avete mai sentito parlare, beh, leggetelo, e’ stupendo… All’interno del fumetto c’erano diverse pagine con disegni provocatori e l’invito e tagliare la pagina, fotocopiarla e attaccarla in giro. Uno dei volantini che erano presenti era questo: Concetto semplice (di sicuro Brian Wood non e’ stato il primo ad usarlo) e facile da afferrare. Ma come spesso accade, e’ vero anche il contrario… “Your mind is a weapon. USE IT.” La tua mente e’ un’arma. USALA. Se, per assurdo, proviamo ad invertire il concetto, potremmo trasformarla in “L’ignoranza altrui e’ un’arma. USALA” e questo e’ un concetto che in politica, in ogni paese ed in ogni epoca, ha sempre funzionato. Dal famoso “Dio ti vede Stalin no” fino alle bufale create dai politici nostrani come la storia secondo la quale le “orde” di immigrati che stanno per sbarcare sulle nostre coste stanno per farci morire tutti di Ebola (Il Giornale in questo e’ maestro, come sempre).

Se la legge e’ uguale per tutti…

Non sono uno che va cercando la “giustizia” a tutti i costi, sopratuttto in un paese, come l’Italia, dove la frase “La legge e’ uguale per tutti” che campeggia in tutte le aule dei tribunali dovrebbe essere sostituita da una piu’ realistica “due pesi e due misure”, ma vorrei un attimo ragionare sulle nuove prospettive che si aprono dopo la recente condanna di Silvio B. Non voglio commentare la condanna, come ci si e’ arrivati o altro, non sono un giornalista o un giurista, di leggi ne capisco poco e piu’ sto lontano dalle aule di tribunale e meglio mi sento. Quello che voglio fare e’ solamente vedere la questione Condanna-Berlusconi da un altro punto di vista. Ho iniziato a lavorare nel 2003, a 24 anni, piu’ o meno sempre in regola quindi, di conseguenza, pagando tasse etc. etc. Tagliando con l’accetta, considerando lo stipendio che prendevo quando ho iniziato e quello che prendo adesso, potrei dire che, in media, l’obolo che ho passato allo stato pagando i contributi/tasse si aggira intorno ai 600 euro al mese. Fino ad oggi, quindi, il mio contributo e’ di, piu’ o meno 79.200 euro prelevati dalla mia busta paga. Considerando che dovro’ lavorare …

Capitali della Cultura, Caserta e i castelli in aria

Partiamo da una certezza: a me Caserta piace, e’ dove ho vissuto la maggior parte della mia vita, dove ho frequentato le scuole medie e superiori, dove ho trascorso la mia adolescenza, insomma, e’ quella che io chiamo CASA. Certo, ci sono 1000 difetti, me ne sono andato via per quelli, ma e’ stata e rimarra’ sempre CASA. Detto questo, pero’, rimango sempre sconvolto dal feroce distacco dalla realtà che la città di Caserta (e molti dei suoi abitanti) hanno, un distacco dalla realtà che mi ricorda molto quello di cui vengono accusati i nostri (anzi VOSTRI) politici, ovvero il non rendersi conto di cosa succede nel mondo, il non rendersi conto di quali sono i veri problemi e una delle cose che più mi ha fatto rabbrividire e’ stata la candidatura di Caserta a “Capitale Europea della Cultura 2019”. Per fortuna l’Unione Europea ha avuto il buon senso di scartare la candidatura e andare avanti con altre candidate cosi’ ci siamo risparmiati l’ennesima sagra del ridicolo Casertano, ma mi ha incuriosito cosi’ tanto questa buffonata che non posso fare a meno di perderci un poco di tempo… Dal sito ufficiale della Commissione Europea che si occupa delle candidature riprendo …

Tutte le balle che CI raccontiamo

Per quanto uno si voglia alienare, per quando uno voglia lasciarsi il proprio paese di origine alle spalle, alla fine non ce la fai mai e io, come tanti altri expat che conosco, di tanto in tanto, durante la mia giornata, non posso fare altro che spulciare le news italiane per vedere cosa si dice nel belpaese. In questi 5 anni mi sono reso conto che più tempo passa e più la notizie che vengono date in Italia vengono in qualche maniera modificata per dare una visione più “italianeggiante” del mondo. In parte e’ un processo normale, insomma, se cade un aereo con 400 persone a bordo e ci sono 3 italiani e’ giusto, in qualche maniera, che la TV e la stampa italiana si soffermino di più sui 3 italiani che sugli altri 397, penso sia normale o, quantomeno, cosi’ fan tutti. Non si cambia la notizia, non la si snatura, la si rende solo più “vicina”. Il problema, pero’, sorge quando le notizie vengono totalmente stravolte per dare una visione italianocentrica del mondo. La prima volta che mi sono scontrato con questo “problema” e’ stato l’anno scorso quando durante una pausa pranzo dei miei colleghi mi chiedevano la …

Barilla, diritti e l’ennesima rivolta della fuffa

Antefatto (nel caso in cui qualcuno negli ultimi 2 giorni avesse vissuto sulla Luna): Guido Barilla, presidente della Barilla, partecipa alla trasmissione radiofonica La Zanzara e, tra le tante stronzate che dice, pronuncia la seguente frase: “Non faremo pubblicità con omosessuali, perché a noi piace la famiglia tradizionale. Se i gay non sono d’accordo, possono sempre mangiare la pasta di un’altra marca.” E via di rivoluzione 2.0 con un micidiale attacco a suon di hashtag, articoli su blog, giornali etc. etc. Sinceramente a me tutto sto bordello fa semplicemente cacare e mi sa dell’ennesima rivolta della fuffa in puro stile italiano. Ora, a costo di far girare le palle a quei pochi (conoscenti) che leggono mi piacerebbe esprimere la mia… Ho avuto il coraggio e lo stomaco di sentirmi l’intero podcast della Zanzara e per tutta la durata della sua intervista Guido Barilla ha sparato tante di quelle cazzate che farne il conto mi risulta impossibile. Ha esordito con l’elogio di Silvio Berlusconi definendolo un perseguitato dalla giustizia, un grande comunicatore e affermando che il suo sogno sarebbe averlo come testimonial dei suoi prodotti. Un paio di battute facili facili sui loro spot pro-integrazione (quello in cui una bimba “cinesina” …

In ogni caso, Marina Berlusconi sotto processo c’é giá

Simpatico ed esilarante il siparietto col quale la vecchia dirigenza del PDL, alla ricerca di un nuovo leader, ha scelto di votare per la Monarchia e ri-scendere in campo al fianco (o meglio alle spalle) di Marina Berlusconi. Ancora una volta il Cav. ha colto nel segno, alla grandissima! Giovane, piacente, donna in carriera e, soprattutto, stesso nome del padre! Non dovranno rimuovere il nome BERLUSCONI dal simbolo del partito, non dovranno ristampare i manifesti o rifare gli striscioni delle manifestazioniu… Insomma, una bella mossa e, in fin dei conti, continuitá sotto tutti i punti di vista. Mi godo lo spettacolo, come al solito, da debita distanza, me la rido, insomma, ma una cosa voglio dirla e scriverla cosi’, quando tra 5 anni saremo punto e d’accapo con le accuse alle “toghe rosse” potró gongolarmi con un bel “io lo sapevo che finiva cosi’!”.

I black block dei vicini sono sempre piu’ neri

E cosi’ in Turchia si manifesta e, in un paio di giorni, si e’ passati da una protesta per un parco al dare fuoco alle sedi del partito del Presidente turco… Tutta l’informazione main-stream italiana sta coprendo gli eventi in maniera impeccabile tifando, in maniera spudorata, per i manifestanti dato che, per quello che ne sanno loro, non manifestano solo per difendere un parco MA (e forse soprattutto) contro le politiche “islamiste” e, quindi, i manifestanti turchi sono dalla stessa parte delle bombe americane lanciate per combattere i terroristi, insomma, i manifestanti sono dalla nostra stessa parte della barricata. Non bisogna dimenticare, pero’, come il tutto e’ iniziato, con delle proteste contro l’abbattimento di un parco cittadino, qualcosa simile, anche se lontanamente, alle battaglie che da anni si combattono in Italia contro la TAV che minaccia non solo pochi alberi, ma un’intera valle… Comunque non voglio parlare della TAV o delle proteste in Turchia (non perche’ non mi interessi, anzi, ma, semplicemente perche’ ci sono altri siti dove se ne parla molto meglio!), ma di come i media italiani ne parlano… I manifestanti turchi sono, per tutti, da Il Giornale e Il Fatto Quotidiano, dalla parte del giusto, mentre la …

Democrazia diretta alla Grillo? No thanks

Il fatto che questo sia un post dichiaratamente contro la politica e i processi decisionali del M5S non significa, automaticamente, che sia a favore del PD. Lo dico subito per evitare polemiche del tipo “ah, ma allora il PD?”. Non me ne fotte un cazzo del PD. Tutti affascinati dal brillante esempio di democrazia diretta del M5S, tutti impressionati dalle votazioni on-line, dal coinvolgimento della base nelle decisioni, tutti innamorati della nuova politica che finalmente arriva nelle aule del Parlamento italiano grazie a Grillo. A dire il vero quando il M5S ancora non esisteva, l’idea dei meet-up grillini mi incuriosiva, ma adesso che sono venuti alla ribalta mi sono reso conto che sono solo una rivisitazione della solita vecchia minestra riscaldata. Incontri in streaming, tweets, video su youtube etc. etc., ho la sensazione che all’interno del M5S ci sia un poco di confusione e che non sia chiaro a tutti che il Parlamento non e’ la casa del Grande Fratello e che non si fanno le nominations. I deputati Grillini sono arrivati in Parlamento presentandosi come il nuovo che avanza, come la rivoluzione, come quelli che spakkano tutto (si, con la K…) per poi finire come manichini comandati a distanza …

Erri De Luca, io, Napoli e la qualita’ della vita…

Da poco e’ stata pubblicata l’annuale classifica del Sole24Ore sulla qualita’ della vita nelle principali citta’ italiane. Quest’anno Napoli e’ finita all’ultimo posto suscitando, ovviamente, non poche polemiche… Oggi, poi, ho trovato in giro sulla rete un articolo, meglio dire, un commento, scritto da Erri De Luca che commenta questa classifica. In realta’ le sue parole sono state trascritte da un’intervista che rilascio’ nel 2010 sempre, comunque, a commento della classifica del Sole24Ore. Comunque, ecco cosa Erri De Luca ha detto: “Ignoro i criteri di valutazione ma dubito che siano adeguati allo scopo. C’è qualità di vita in una città che vive anche di notte, con bar, negozi, locali aperti e frequentati, a differenza di molte città che alle nove di sera sono deserte senza coprifuoco.”

Posto fisso? No grazie!

Scandalo, eresia, richiami a Piazzale Loreto e altro ancora, insomma, di tutto di piu’ per l’affermazione del Presidente del Consiglio schiavo delle Banche Monti che ha detto, durante la trasmissione Matrix “I giovani devono abituarsi all’idea che non avranno un posto fisso per tutta la vita”. Lungi da me il difendere Monti, lungi da me il difendere, anche solo per sbaglio o un secondo, il sistema che ci ha portato in questa crisi (non parlo di quella economica, ma della crisi lavorativa e del futuro inesistente per noi giovani), ma quello che ha detto Monti a me, personalmente, non mi ha sconvolto per niente, anzi… Solo poche settimane fa, durante le feste di Natale, ero in Italia e cenavo con la mia famiglia allargata e si parlava del piu’ e del meno, della crisi, del lavoro, di noi giovani etc. etc. quando ho fatto una semplice domanda: “ma voi che parlate tanto di lavoro, del fatto che noi dobbiamo impegnarci di piu’ e del fatto che non siamo flessibili, mi dite quanti lavori avete cambiato nella vostra vita?” rivolto alle persone over 50 sedute a tavola. Il record di lavoro cambiati durante una vita dagli over 50 e’, udite udite, …

Il costo di una telefonata…

Ci sono molte differenze tra il vivere in Italia e il vivere in Olanda, ma non voglio (e non l’ho mai fatto) fare paragoni che non possono essere fatti. Non si puo’ dire dove si vive meglio o quale paese sia “migliore”, questo tipo di ragionamenti li lascio ad altri, ma ci sono delle differenze, inutile negarlo, e a volte queste differenze sono cosi’ piccole ma cosi’ importanti che sono capaci di cambiarti la vita. Una di queste e’ legata al mondo lavorativo qui in Olanda paragonato con quello in Italia e, piu’ nello specifico, al mondo del “recruitment”, della selezione del personale, insomma, dei colloqui di lavoro. Premetto che non conosco nessuno che fa questo lavoro e premetto che non mi sono mai interessato a come funzioni, quindi sono assolutamente a digiuno di ogni nozione e conoscenza che potrebbe aiutarmi a capire meglio il mondo dei selezionatori, ma di una cosa sono sicuro, i recruiters italiani amano risparmiare sulle telefonate, quelli olandesi no!

Crisi si, ma di speranza e futuro!

Un paio di giorni fa, con un rito che si ripete per molte persone tutti gli anni, ho preso un aereo che mi ha portato da Amsterdam a Napoli per festeggiare il Natale in famiglia. L’ultima volta che avevo messo piede in Italia e’ stato a Maggio, quindi molti, moltissimi mesi fa. Ieri giravo per strada incuriosito dal vedere gli effetti di questa crisi di cui tanto ci parlano in TV e nei telegiornali ma quello che vedevo per strada non era tanto crisi, ma piu’ gente che si lamentava per la crisi. Ieri sera, pero’, a cena con amici per una Pizza, la prima pizza vera dopo 8 mesi, ho visto la crisi, ma non quella economica (grazie a Dio una margherita costa ancora 3 euro), ma quella della speranza e del futuro! Al tavolo eravamo in 18, una bella rimpatriata, tutti amici che ci conosciamo a frequentiamo da ALMENO 10 anni, uno di quei tavoli che quando li vedi ti mettono allegria, gioia, uno di quei tavoli pieni di risate, birra e abbracci, tutti contenti di rivedersi, tutti sorridenti, tutti felici di essere li’! Ed e’ proprio li’, che tra una birra e l’altra mi sono reso conto …

Amsterdam: e se fosse una questione di marketing?

Io la butto li’… E se questa storia dei Coffee Shop che chiudono fosse una trovata di marketing? Se fosse solo una riuscitissima campagna pubblicitaria che negli ultimi anni ha fatto aumentare i turisti che si recano ad Amsterdam? Se fosse tutta una farsa per spingere sempre piu’ giovani a visitare l’Olanda? Si, proprio marketing… Tutto sommato siamo in Olanda, uno dei paesi dove il marketing va alla grande, basti pensare, ad esempio, alla Heineken… Per niente la birra piu’ buona del mondo, ma sicuramente la piu’ famosa proprio grazie agli investimenti massicci fatti dall’azienda gia’negli anni ’50. Altro esempio? Beh, la compagnia leader per i navigatori satellitari, la TomTom, Olandese anche lei e chi di voi non ha mai prenotato un albergo utilizzando Booking.com, beh, anche questa e’una compagnia Olandese… L’elenco potrebbe continuare ancora a lungo ma mi fermo qui.

Della Privacy e di altri demoni in giro il #15ottobre

Sono giorni che si discute senza fine in rete di quello che e’ accaduto a Roma durante la manifestazione del 15 ottobre e sono giorni che i Social Network, FaceBook in testa, vengono usati da zelanti indignati e delatori per mandare alla forca manifestanti facenti parte, presumibilmente, del Blocco Nero. La prima cosa che mi va’ di dire e’ come, noi Italiani, riusciamo sempre a distinguerci dalle masse. Oltre ad essere stati gli unici che hanno inscenato una vera e propria rivolta durante questa giornata di mobilitazione internazionale (forse e’ successo solo a Roma perche’ la situazione in Italia e’ peggio di quella negli altri paesi), siamo anche gli unici al momento che abbiamo/stiamo/vogliamo utilizzare i Social Network contro di noi!

Reportiamo la pagina di Telepadania per istigazione al razzismo

Una delle funzioni di Facebook prevede la possibilita’ di reportare una pagina per vari motivi, uno di questi e’ istigazione all’odio nei confronti di gruppi etmici o razze. Proprio in questi giorni Telepadania ha mandato in onda un servizio dove si fa della facile (e alquanto scadente) ironia sulla raccolta differenziata a Napoli. Questo, a casa mia, si chiama RAZZISMO e, anche se non oso neanche immaginare il livello di cultura che circoli nella redazione di Telepadania, mi va si spendere qualche minuto per loro e vi chiedo, cortesemente, di spendere qualche minuto per loro… Come si dice a Napoli, “sempre per piacere e mai per comando”. andate alla pagina facebook di Telepadania (https://www.facebook.com/pages/Telepadania/16990996932) sul lato sinistro troverete il tasto REPORT THIS PAGE

Comma ammazza-blog: un post a Rete unificata

Oggi, 29 Settembre, e’ stato scelto come giorno di protesta contro il comma 29 del ddl di riforma delle intercettazioni, il cosiddetto comma ammazza-blog. Sul sito ValigiaBlu potete trovare il testo da pubblicare, condividere, stampare, urlare, mostrare, insomma, il testo da usare per protestare contro un decreto che attacca la liberta’ di espressione in rete. Prima di incollare il testo, mi interessa dire una cosa. Questa legge, se venisse approvata, non e’ solo un attacco alla libera informazione, ma alla libera espressione. La libera informazione, in Italia, e’ un lontano miraggio, che si leggano giornali di destra o sinistra, le informazioni sono sempre filtrate, manipolate e usate per portare l’acqua al proprio mulino. Se questa legge venisse approvata qualsiasi sito web, blog, paginetta in HTML, sarebbe/potrebbe essere soggetta a rettifica, quindi costretta a pubblicare l’eventuale rettifica ENTRO DUE GIORNI dalla richiesta (non dalla ricezione della rettifica) e, in caso di mancata pubblicazione della rettifica, ad un multa fino a 12.500 euro. Questo, ovviamente, meterebbe tutti gli autori della rete (dai blogger professionisti fino a quelli che scrivono una paginetta ogni mese) nella condizione di essere punibili per ogni singola parole che scrivono… In ogni caso, nel testo da diffondere, tutto …

Hann’ fatto ‘a finanziaria c’avimma a sacrificà

Come dicono i buoni, cari e vecchi 99 posse, hann’ fatto ‘a finanziaria c’avimma a sacrificà, e’ meglio che ce ne facciamo una ragione… Ma nonostante ci troviamo in un momento di difficolta’ e crisi economica a livello mondiale, ogni anno questa situazione mi puzza sempre di piu’, e non sono di sicuro l’unica persona scettica di fronte alle grandi manovre per uscire dalla “crisi”. Nel 1999, piu’ di 10 anni fa, nasceva il movimento No-Global, non avevo neanche 20 anni, ma ricordo benissimo l’eccitazione ed il fermento che arrivo’ in Italia subito dopo le manifestazioni che in America, con gli scontri di Seattle contro la riunione del WTO, diedero inizio ad un biennio, fino al 2001, che ha visto le sommosse/manifestazioni piu’ grandi mai viste in Italia e in molti paesi europei dai lontani anni ’70.

Sciopero dei calciatori? I don’t give a shit!

Alla notizia che la prima giornata di campionato sarebbe saltata per via dello sciopero dei calciatori ci sono state principalmente 3 reazioni: chi si e’ schierato al loro fianco chi li ha insultati perche’ guadagnano milioni di ero chi, come me, e’ andato a vedere in frigo cosa c’era per cena. Sui tutti i media si e’ alzato il polverone, sui social media si e’ andati giu’ di insulti e malparole, insomma, la classica cosa all’italiana. A me, sinceramente, non e’ che me ne freghi piu’ di tanto, ma mi fa’ piacere spendere due parole sull’argomento. Prima di tutto mi preme chiarire che i calciatori non sono dipendenti statali ma sono dipendenti di aziende private e, in alcuni casi, di societa’ per azioni (se parliamo della maggior parte delle societa’ di Seria A). Questo significa che in nessuna maniera, correggetemi se sbaglio, questa gente campa con i soldi che una persona come me, non abbonata a SKY e non abbonata a nessun club.