Quando vado al lavoro…

Quando tornai dalla mia prima vacanza ad Amsterdam (era un capodanno di molti, moltissimi anni fa) rimasi cosi’ colpito da quella citta’ da tornarci altre 4 volte in vacanza… Si sa, i suoi musei sono qualcosa di favoloso! 🙂 Tanta acqua e’ passata sotto i ponti da quella prima vacanza e l’amore che provo per Amsterdam forse e’ cambiato nella forma, ma la sua forza e’ rimasta immutata ed una delle cose che piu’ mi fa rimanere innamorato di questa citta’ sono le cose semplici, le cose quotidiane come, ad esempio, il rapporto con la bici… Che la citta’ sia piena di bici e’ una cosa che tutti sanno e che salta immediatamente all’occhio di chiunque arrivi alla stazione col suo gigantesco parcheggio per i pendolari. Ma quello che non si coglie da “turisti” e’ che la bici ad Amsterdam (piu’ in generale in tutta l’Olanda) non e’ una moda, non e’ un mezzo alternativo o qualcosa di fico. La bici e’ semplicemente il principale mezzo di trasporto, il piu’ comodo, il piu’ veloce, il piu’ economico e il piu’… BELLO. Certo, mi manca un sacco il clima mite del sud Italia, ma le belle giornate ci sono anche qui; …

Le motivazioni di un padre

Un po’ di giorni fa mi sono operato. Nulla di cui preoccuparsi, una piccola cisti nel collo, una cosa fastidiosa che nel giro di un paio di ore e’ stata rimossa. Certo, essere addormentato e andare sotto i ferri fa sempre paura, anche quando si tratta di una cosa da poco, ed e’ proprio per questo che mi e’ venuta in mente una cosa e per una volta voglio abbandonare il mio “no comment” su tutte quelle stronzate che si leggono on-line tra pro-figli e contro-figli, discussioni patetiche e ridicole per esprimere un solo pensiero e uno solo. Tra le tante stronzate che si leggono, tra i tanti “10 motivi per” etc. etc. (questo articolo, ad esempio, e’ un perfetto esempio di idiozia a livelli stratosferici http://www.huffingtonpost.it/sezin-koehler/8-motivi-non-avere-figli_b_5828242.html) ci ritrovi cose come “amo dormire”, “amo avere i miei tempi” (Sezin Koehler e’ una tale idiota che mette nella lista anche “amo mangiare quasi 100% biologico”) e tante tante altre che, permettetemi, lasciano il tempo che trovano.

5 anni ad Amsterdam… Riflessioni e Fatti.

Sono passati ben 5 anni da quando, il 2 Ottobre del 2008, mi trasferivo ad Amsterdam coronando il mio sogno da diciottenne con un poco di ritardo e motivazioni molto diverse da quelle che mi aspettavo da “giovane”… Altri 2 anni da quando scrissi il mio post sui miei primi 3 anni ad Amsterdam e la casa e’ sempre la stessa, anche mia moglie, ho una nuova bici e, soprattutto, da quasi 5 mesi sono diventato padre… Insomma, tutto procede bene e, soprattutto, tutto promette bene per i prossimi 5 anni! Mentre io mettevo su famiglia e facevo discreti passi in avanti dal punto di vista lavorativo, in Italia si sono avvicendati 3 Governi (Berlusconi IV, Monti e Letta), un nuovo dittatore sta crescendo (Grillo) e la disoccupazione “giovanile” (18-24 anni) e’ passata dal 26% al 37,8% mentre la disoccupazione che riguarda la mia fascia d’età (quindi fino ai 34 anni), la disoccupazione che colpisce i giovani che hanno finito gli studi e iniziano (o dovrebbero) iniziare a lavorare e a mettere su famiglia, e’ salita dal 33% del 2008 al 39,8%, se poi vediamo in particolare il Sud saliamo al 49%. Insomma, potrei quasi dire che sono andato via …

Backpacking again!

20 anni di scoutismo mi hanno insegnato a camminare, viaggiare e sognare con uno zaino sulle spalle. Per molti anni la parola “viaggio” per me e’stata sempre collegata indissolubilmente al mio zaino da 70 litri della Invicta, quasi uno status symbol tra i backpackers degli anni ’90. Poi incominciarono i “city-trip”, i viaggi ad Amsterdam, Parigi, Copenhagen etc. e lo zaino era finito in cantina rimpiazzato da un trolley, status symbol dei viaggiatori del 2000. Forse (non ricordo bene) per almeno 10 anni non ho usato il mio zaino (che oramai sara’ finito in un bidone dell’immondizia considerando il numero di traslochi che ho fatto negli ultimi 10 anni), ma adesso, finalmente, ne ho di nuovo uno e si riparte!

Io e le mie Bialetti

Prima di trovare la donna della mia vita e sposarla la mia vita sentimentale e’ stata sempre abbastanza movimentata (chi mi conosce bene lo sa) ma c’e’ stata una donna, anzi, una DAMA, che non ho mai tradito… La Dama Bialetti! Da piu’ di 8 anni, infatti, la mia Dama Bialetti da 2 tazzine mi accompagna ovunque… Prima a Napoli, poi a Caserta ed infine qui ad Amsterdam! E’ stata durissima, per me, scoprire che la Bialetti ha chiuso, nel 2010, la storica fabbrica dove Alfonso Bialetti ha creato le sue prime macchinette del caffe’ per spostarsi nell’est Europa, altro segnale della crisi lavorativa che affligge il nostro paese, ma vabbeh, non e’ di questo che voglio parlare… Nella foto qui sopra ci sono in ordine le mie 3 amate Bialetti… La prima (partendo da Sinistra) e’ la mia Dama Bialetti da 2, la storica, la seconda e’ una Dama Bialetti da 4 regalatami da Paolo Pasticcino alla sua prima visita qui ad Amsterdam e la terza, la piu’ grande, e’ il mio ultimo regalo di Natale, la nuovissima Bialetti Brikka!

Movember, un paio di baffi per…

Movember e’ un evento nato nel 1999 in Australia che si ripete ogni anno il mese di Novembre. Il nome dell’evento, Movember, e’ la fusione dei termini moustache (baffi) e November (Novembre). L’evento, in principio, era solo un qualcosa di simbolico per attirare l’attenzione su malattie tipicamente maschili molto diffuse ma che non godono della dovuta attenzione come, ad esempio, il cancro della prostata. Nel 2004 la “Movember Foundation” ha incominciato a lanciare, in parallelo con l’evento, una raccolta fondi per la ricerca. Nel 2007, poi, l’evento e’  stato lanciato anche in altri paesi tra cui, appunto, L’Olanda. Movember prevede poche regole, chiare e semplici: si deve iniziare il 1° novembre con la faccia pulita e rasata; si devono lasciar crescere i baffi per tutto il mese di Novembre; non si possono unire i baffi alle basette; non si possono unire i baffi alla barba (altrimenti sarebbe un pizzetto); bisogna avere una condotta da vero gentiluomo. Quest’anno ho deciso di partecipare anche io al Movember e mi sono iscritto al gruppo Movember olandese e mi sto sbattendo un po’ per raccogliere un poco di donazioni.

3 anni ad Amsterdam…

3 anni fa arrivavo ad Amsterdam, inseguendo quella che sarebbe diventata mia moglie e scappando da quello che sarebbe rimasto solo un bel ricordo. Dal 2 Ottobre 2008 al 2 Ottobre 2011 (1095 giorni) sono cambiate molte cose, quasi tutto. In 3 anni ho cambiato 4 volte casa (ottima media per una citta’ come Amsterdam dove ci sono persone che cambiano casa ogni 4 mesi), e cambiato solo 1 volta lavoro. 3 anche le bici che ho avuto (se consideriamo quelle che ho usato io direttamente). La prima era decisamente troppo vecchia e malandata per essere usata tutti i giorni, la seconda e’ ancora accartocciata vicino al palo della luce dove la lanciai dopo l’ennesima bucatura e la terza e’ stata appena riparata grazie al lavoro certosino di Baghe, riparatore di biciclette italiano anche lui emigrato ad Amsterdam.

Io non mi sento Italiano, ma come diceva Gaber…

Ci sono giorni come questi in cui veramente mi convinco che Berlusconi sia ormai una sorta di link bait, qualcosa da usare per attrare links e traffico, qualcosa da usare per fare notizia ed essere anche un poco radical chic. Arrivo al lavoro e mi controllo un poco le mail, dopo le mail spulcio un poco Twitter alla ricerca di qualcosa di interessante e trovo un link ad una scuola di yoga qui ad Amsterdam, la Lotte Yoga School. Perche’? Perche’ la loro homepage e’ questa: Ora, queste sono le cose che rendono la vita di un immigrato ancora piu’ difficile… Non solo uno si lascia indietro famiglia e amici, ma devi anche andare in giro e sentirti dire, ogni volta che dici che sei Italiano: “ah, Berlusconi…”. Preferivo di gran lunga quando alla parola “Italia” o “Napoli” si parlava di camorra, almeno era un discorso piu’ serio, ora finiamo sempre a barzelletta.

10 buoni propositi per i prossimi 12 mesi

Come ho gia’ detto, per me l’anno nuovo inizia a Settembre. Retaggio scolastico, Settembre sancisce la fine delle vacanze e l’inizio dell’anno scolastico, in molti casi amici nuovi, nuovi compagni di classe e di banco, insomma, aria nuova. Considerando questi primi due giorni di Setembre, devo dirlo, non posso proprio lamentarmi per come sta andando. Dopo quasi due settimane di pioggia costante, finalmente da 2 giorni splende il sole qui ad Amsterdam, il lavoro va a gonfie vele, parte del mio salario e’ stato gia’ prosciugato per comprare i biglietti di una paio di concertini niente male e se controllo l’estratto conto sembra che tutte le uscite siano per conti pagati in ristoranti e pub… Insomma, un bel quadretto. A migliorare ancora di piu’ questo bello scenario e’ arrivato ieri un gran bel upgrade, uno scooter! Dopo 3 anni passati a pedalare e pedalare, un poco per curiosita’, un poco per la voglia di muoversi un poco piu’ velocemente, ho ceduto al fascino di un Aprilia Habana (non e’ bello, ma ha due ruote, un motore e le luci funzionanti, insomma, quanto basta per uno scooter da usare in citta’), rigorosamente usato!

Numero 1

Iniziare un blog e’ sempre una faccenda complicata, cosa scrivere? Come iniziare? etc. etc. La maniera migliore, o almeno quella che credo sia la maniera migliore, potrebbe essere quella di iniziare dalle motivazioni, dal perche’ si apre un blog… Le motivazioni che mi hanno spinto a farlo sono tante, ma soprattutto l’avere un posto dove poter vomitare tutti i pensieri che mi passano per la testa passando da Amsterdam al Marketing on-line, da World of Warcraft a Facebook, da Berlusconi al dibattito sulle droghe leggere nei Paesi Bassi.