Google Flights al top delle SERPs

Da oggi Google fa un’altro passo avanti verso il monopolio da parte dei suoi prodotti ammazando, ancora una volta, qualunque possa essere la concorrenza. A inizio Settembre Google ha lanciato uno dei suoi ultimi prodotti live, Google Flights, un motore di ricerca per voli in tutto il mondo che raccoglie dati, tariffe e tratte da diversi portali, un servizio offerto, fino ad adeso, da portali come lastminute.com e Expedia.

Fino ad oggi Google Flights viene mostrato con uno specchietto che prende 1 posizione dei risultati organici (SEO) e quando si clicca su “orario dei voli senza scalo” viene aperto un piccolo menu’ dove sono visibili gli orari e i giorni dei voli, in questo caso solo di una compagnia, Transavia, che ha l’unico volo diretto Amsterdam Napoli, con un link diretto al sito della compagnia. Ma presto le cose cambieranno…

Ieri (1 dicembre) Google ha annunciato sul proprio blog ufficiale, in collaborazione con ITA Software, che considerando gli ottimi risultati ottenuti intendono potenziare e ampliare la visibilita’ di Google Flights nelle SERP e questo sara’ il risultato:

Sulla sinistra viene indicata la geolocalizzazione, questo e’ un parametro che puo’ essere cambiato, e subito dopo il blocco di AdWords ecco il nuovo layout per Google Flights:

  • Non piu’ un solo spazio di quelli destinati precedentemente ai risultati organici (SEO) ma ben 3 (a occhio e croce), con il solito risultato di spingere i risultati guadagnati con l’SEO al di sotto della parte dello schermo visibile senza scrollare verso il basso…
  • Non solo voli diretti (Nonstop) ma anche voli indiretti
  • I link ai siti delle compagnie aeree sono stati rimossi a favore di un link che rimanda, direttamente, alla pagina di Google Flights
  • La possibilita’ di selezionare le date dei voli direttamente senza dover passare attraverso un altra ricerca.

Nel momento in cui questo nuovo layout sara’ live avra’ un impatto abbastanza forte su diversi portali deviando moltissimo traffico verso Google Flights e spingendo gli utenti ad usare il proprio prodotto invece di altri portali che, a questo punto, sono suoi concorrenti.

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