Google + ITA Software = Google Flights

Luglio 2010 Google annuncio’ l’acquisto di ITA Software, una compagnia americana che si occupa di software per compagnie aeree. L’acquisizione costo’ a Google qualcosa come 700 milioni di Dollari.

Ovviamente all’indomani dell’acquisizione molti erano i rumors su cosa sarebbe successo, ed adesso, a piu’ di un anno di distanza, durante il Google Travel Event in New York, Google ha messo le carte in chiaro e ha lanciato Google Flights.

Google Flights ( il sito e’ www.google.com/flights/ ) al momento e’ attivo solo in America, e’ consultabile ovunque, ma e’ possibile trovare solo voli nel territorio USA. Il funzionamento e’ semplice, intuitivo e veloce, come quasi tutti i prodotti Google.

Una volta scelta la data del viaggio e la destinazione Google Flights vi mostra su una mappa (forse un po’ troppo grande) il vostro itinerario e piu’ in basso i vari voli con i nomi delle rispettive compagnie e costi. Una delle cose assolutamente uniche e’ che e’ possibile anche semplicemente selezionare la nostra destinazione direttamente sulla mappa. Sulla mappa, infatti, Google Flights ci mostra i principali aeroporti e il prezzo di un volo dal nostro aeroporto di partenza.

Ci sono diversi filtri con i quali possiamo scegliere il prezzo massimo che vogliamo pagare o la distanza (nel caso di scali). Di fianco alla data c’e’ un filtro che permette di aprire il rate-calendar dove possiamo vedere i costi dei voli dei prossimi 6 mesi!

Grazie al filtro Price e Duration possiamo, anche qui, aprire una sorta di calendario dove possiamo vedere i diversi voli, le diverse durate e prezzi. Con due sliders possiamo modificare il range per quello che riguarda i prezzi e la durata in maniera da avere piu’ o meno opzioni.

Una volta selezionato il nostro volo di andata e quello di ritorno (da apprezzare la semplicita’ col quale si selezionano i voli e le date, qualcosa da prendere ad esempio per molti siti di compagnie aeree) si attiva un bel pulsante BOOK che ci re-indirizza al sito della compagnia aerea che abbiamo scelto.

Tutto cio’ offerto con un velocita’ unica, quasi real time. Questo e’ possibile grazie alle impressionanti infrastrutture che Google ha a disposizione. Il funzionamento sara’ simile a quello adoperato per Google Hotel Finder. Google interroga i database delle compagnie che hanno preso parte a questo esperimento per ricavare i dati che gli servono.

Nel caso degli hotel, per ogni compagnia Google chiede la disponibilita’ e prezzi per 1-2-3-4-5-6-7 notti per 1-2-3-4 persone per i prossimi 60 giorni, non mi meraviglierei se facessero lo stesso con i voli richiedendo, pero’, i dati per i prossimi 6 mesi. Il servizio al momento e’offerto alle compagnie aereee gratuitamente, no CPC, no CPA, completamente gratis!

Questo il video che Google ha rilasciato per la presentazione di Google Flights:

Dal punto di vista “politico” ci sono, come al solito, due aspetti: quello ufficiale e quello ufficioso. Quello ufficiale e’ quello pubblicato da Google sul sito da loro creato appositamente per dare maggiori informazioni riguardo l’acquisizione:

  1. offrire all’utente una maniera semplicee veloce per prenotare voli aerei;
  2. offrire all’utente una maniera veloce per confrontare i prezzi dei voli e, allo stesso tempo, riuscire a promuovere piu’ traffico verso i siti delle diverse compagnie aeree o dei portali dove e’ possibile prenotare voli;
  3. Google afferma che questa sua collaborazione con ITA software non cambiera’ il marketshare delle prenotazioni dei voli on-line ma che, anzi, migliorera’ il rapporto tra gli utenti e le compagnie.

Questo, ovviamente, e’ quello che afferma Google. Cosa avverra’, in realta’, e’ cosa ben diversa. Come e’ gia’ successo con il servizio di Google Price Ads per gli hotel, big G punta a raccogliere profitti dal mercato delle prenotazioni dei voli on-line prendendo solo il meglio senza doversi occupare dei problemi, ovvero offrire piu’ traffico alle compagnie aeree chiedendo una piccola percentuale sulle prenotazioni senza pero’ doversi occupare del supporto al cliente.

Questo cambiera’ il marketshare? Apparentemente no, o almeno, non per tutti. Siti come Expedia o Priceline non verranno colpiti da questa “evoluzione” di Google, chi verra’colpito, invece, saranno quei motori di ricerca che offrono lo stesso servizio che Google intende offrire, portali come Kayak o Orbitz.

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