Si e’ fatta una certa. – Ovvero l’addio di Uriel

Per anni mi sono divertito a leggere i post del personaggio noto come Uriel Fanelli pubblicati quasi con cadenza giornaliera sul suo blog. Era da un poco che non lo visitavo e ci sono rimasto abbastanza di cazzo nello scoprire che era chiuso, caput, finito. Cercando a destra e manca ho trovato un sito dove un fan (o piu’ di uno) ha raccolto i suoi articoli per far si che ne resti almeno una traccia… Beh, voglio farlo anche io con il suo ultimo post, il suo saluto dove, come al solito, traccia un ritratto abbastanza tagliente di quello che si e’ visto girare intorno… Che dire, mi manchera’… Si e’ fatta una certa. di Uriel Fanelli Era un pochino che notavo qualche difficolta’, ma ho sempre rimandato una riflessione profonda. Forse perche’ motivi di orgoglio – troppi aspettavano questo momento con gioia – mi spingevano a continuare. Ora pero’ me ne frega pochissimo di quelle persone – l’indifferenza ha superato, finalmente, il fastidio – e allora mi sono trovato in un silenzio , che mi ha aiutato a prendere la decisione. Stavolta e’ vero, per una ragione. L’ho deciso io solo. Non ho un gruppo di psicopatici addosso (o meglio, …

Le motivazioni di un padre

Un po’ di giorni fa mi sono operato. Nulla di cui preoccuparsi, una piccola cisti nel collo, una cosa fastidiosa che nel giro di un paio di ore e’ stata rimossa. Certo, essere addormentato e andare sotto i ferri fa sempre paura, anche quando si tratta di una cosa da poco, ed e’ proprio per questo che mi e’ venuta in mente una cosa e per una volta voglio abbandonare il mio “no comment” su tutte quelle stronzate che si leggono on-line tra pro-figli e contro-figli, discussioni patetiche e ridicole per esprimere un solo pensiero e uno solo. Tra le tante stronzate che si leggono, tra i tanti “10 motivi per” etc. etc. (questo articolo, ad esempio, e’ un perfetto esempio di idiozia a livelli stratosferici http://www.huffingtonpost.it/sezin-koehler/8-motivi-non-avere-figli_b_5828242.html) ci ritrovi cose come “amo dormire”, “amo avere i miei tempi” (Sezin Koehler e’ una tale idiota che mette nella lista anche “amo mangiare quasi 100% biologico”) e tante tante altre che, permettetemi, lasciano il tempo che trovano.

60 milioni di grafici

Viviamo in un mondo dove tutti si sentono in dovere di avere un’opinione su tutto, un mondo nel quale chiunque e’ il giudice di chiunque e cosi’, siamo passati dall’essere un popolo di 60 milioni di allenatori di calcio as un popolo di 60 milioni di TUTTO. Siamo un popolo di 60 milioni di medici e/o ricercatori quando si parla di cose come Stamina o dei vaccini, siamo un popolo di 60 milioni di psicologi se un pilota si va a schiantare contro una montagna alla guida di un volo di linea, siamo un popolo di 60 milioni di politici e giuristi esperti quando si tratta di modificare la costituzione, siamo un popolo di 60 milioni economisti quando si discute dell’uscita dall’Euro e, infine, siamo un popolo di 60 milioni di graphic designer quando si tratta di disegnare loghi. L’ultimo che con prepotenza sta facendo la sua comparsa nel mio feed di Facebook e’ questo: Fa schifo? Si. E’ fatto probabilmente con Paint? Si. Ma la domanda che mi sono fatto io, da subito, al contrario dei moltissimi e velocissimi spacciatori di post dei giorni nostri, e’ stato quello di chiedermi se e’ VERO. A quando pare questo disegno (non so …

Capitali della Cultura, Caserta e i castelli in aria

Partiamo da una certezza: a me Caserta piace, e’ dove ho vissuto la maggior parte della mia vita, dove ho frequentato le scuole medie e superiori, dove ho trascorso la mia adolescenza, insomma, e’ quella che io chiamo CASA. Certo, ci sono 1000 difetti, me ne sono andato via per quelli, ma e’ stata e rimarra’ sempre CASA. Detto questo, pero’, rimango sempre sconvolto dal feroce distacco dalla realtà che la città di Caserta (e molti dei suoi abitanti) hanno, un distacco dalla realtà che mi ricorda molto quello di cui vengono accusati i nostri (anzi VOSTRI) politici, ovvero il non rendersi conto di cosa succede nel mondo, il non rendersi conto di quali sono i veri problemi e una delle cose che più mi ha fatto rabbrividire e’ stata la candidatura di Caserta a “Capitale Europea della Cultura 2019”. Per fortuna l’Unione Europea ha avuto il buon senso di scartare la candidatura e andare avanti con altre candidate cosi’ ci siamo risparmiati l’ennesima sagra del ridicolo Casertano, ma mi ha incuriosito cosi’ tanto questa buffonata che non posso fare a meno di perderci un poco di tempo… Dal sito ufficiale della Commissione Europea che si occupa delle candidature riprendo …

5 anni ad Amsterdam… Riflessioni e Fatti.

Sono passati ben 5 anni da quando, il 2 Ottobre del 2008, mi trasferivo ad Amsterdam coronando il mio sogno da diciottenne con un poco di ritardo e motivazioni molto diverse da quelle che mi aspettavo da “giovane”… Altri 2 anni da quando scrissi il mio post sui miei primi 3 anni ad Amsterdam e la casa e’ sempre la stessa, anche mia moglie, ho una nuova bici e, soprattutto, da quasi 5 mesi sono diventato padre… Insomma, tutto procede bene e, soprattutto, tutto promette bene per i prossimi 5 anni! Mentre io mettevo su famiglia e facevo discreti passi in avanti dal punto di vista lavorativo, in Italia si sono avvicendati 3 Governi (Berlusconi IV, Monti e Letta), un nuovo dittatore sta crescendo (Grillo) e la disoccupazione “giovanile” (18-24 anni) e’ passata dal 26% al 37,8% mentre la disoccupazione che riguarda la mia fascia d’età (quindi fino ai 34 anni), la disoccupazione che colpisce i giovani che hanno finito gli studi e iniziano (o dovrebbero) iniziare a lavorare e a mettere su famiglia, e’ salita dal 33% del 2008 al 39,8%, se poi vediamo in particolare il Sud saliamo al 49%. Insomma, potrei quasi dire che sono andato via …

Barilla, diritti e l’ennesima rivolta della fuffa

Antefatto (nel caso in cui qualcuno negli ultimi 2 giorni avesse vissuto sulla Luna): Guido Barilla, presidente della Barilla, partecipa alla trasmissione radiofonica La Zanzara e, tra le tante stronzate che dice, pronuncia la seguente frase: “Non faremo pubblicità con omosessuali, perché a noi piace la famiglia tradizionale. Se i gay non sono d’accordo, possono sempre mangiare la pasta di un’altra marca.” E via di rivoluzione 2.0 con un micidiale attacco a suon di hashtag, articoli su blog, giornali etc. etc. Sinceramente a me tutto sto bordello fa semplicemente cacare e mi sa dell’ennesima rivolta della fuffa in puro stile italiano. Ora, a costo di far girare le palle a quei pochi (conoscenti) che leggono mi piacerebbe esprimere la mia… Ho avuto il coraggio e lo stomaco di sentirmi l’intero podcast della Zanzara e per tutta la durata della sua intervista Guido Barilla ha sparato tante di quelle cazzate che farne il conto mi risulta impossibile. Ha esordito con l’elogio di Silvio Berlusconi definendolo un perseguitato dalla giustizia, un grande comunicatore e affermando che il suo sogno sarebbe averlo come testimonial dei suoi prodotti. Un paio di battute facili facili sui loro spot pro-integrazione (quello in cui una bimba “cinesina” …

Io e le mie Bialetti

Prima di trovare la donna della mia vita e sposarla la mia vita sentimentale e’ stata sempre abbastanza movimentata (chi mi conosce bene lo sa) ma c’e’ stata una donna, anzi, una DAMA, che non ho mai tradito… La Dama Bialetti! Da piu’ di 8 anni, infatti, la mia Dama Bialetti da 2 tazzine mi accompagna ovunque… Prima a Napoli, poi a Caserta ed infine qui ad Amsterdam! E’ stata durissima, per me, scoprire che la Bialetti ha chiuso, nel 2010, la storica fabbrica dove Alfonso Bialetti ha creato le sue prime macchinette del caffe’ per spostarsi nell’est Europa, altro segnale della crisi lavorativa che affligge il nostro paese, ma vabbeh, non e’ di questo che voglio parlare… Nella foto qui sopra ci sono in ordine le mie 3 amate Bialetti… La prima (partendo da Sinistra) e’ la mia Dama Bialetti da 2, la storica, la seconda e’ una Dama Bialetti da 4 regalatami da Paolo Pasticcino alla sua prima visita qui ad Amsterdam e la terza, la piu’ grande, e’ il mio ultimo regalo di Natale, la nuovissima Bialetti Brikka!

Crisi si, ma di speranza e futuro!

Un paio di giorni fa, con un rito che si ripete per molte persone tutti gli anni, ho preso un aereo che mi ha portato da Amsterdam a Napoli per festeggiare il Natale in famiglia. L’ultima volta che avevo messo piede in Italia e’ stato a Maggio, quindi molti, moltissimi mesi fa. Ieri giravo per strada incuriosito dal vedere gli effetti di questa crisi di cui tanto ci parlano in TV e nei telegiornali ma quello che vedevo per strada non era tanto crisi, ma piu’ gente che si lamentava per la crisi. Ieri sera, pero’, a cena con amici per una Pizza, la prima pizza vera dopo 8 mesi, ho visto la crisi, ma non quella economica (grazie a Dio una margherita costa ancora 3 euro), ma quella della speranza e del futuro! Al tavolo eravamo in 18, una bella rimpatriata, tutti amici che ci conosciamo a frequentiamo da ALMENO 10 anni, uno di quei tavoli che quando li vedi ti mettono allegria, gioia, uno di quei tavoli pieni di risate, birra e abbracci, tutti contenti di rivedersi, tutti sorridenti, tutti felici di essere li’! Ed e’ proprio li’, che tra una birra e l’altra mi sono reso conto …

Movember, un paio di baffi per…

Movember e’ un evento nato nel 1999 in Australia che si ripete ogni anno il mese di Novembre. Il nome dell’evento, Movember, e’ la fusione dei termini moustache (baffi) e November (Novembre). L’evento, in principio, era solo un qualcosa di simbolico per attirare l’attenzione su malattie tipicamente maschili molto diffuse ma che non godono della dovuta attenzione come, ad esempio, il cancro della prostata. Nel 2004 la “Movember Foundation” ha incominciato a lanciare, in parallelo con l’evento, una raccolta fondi per la ricerca. Nel 2007, poi, l’evento e’  stato lanciato anche in altri paesi tra cui, appunto, L’Olanda. Movember prevede poche regole, chiare e semplici: si deve iniziare il 1° novembre con la faccia pulita e rasata; si devono lasciar crescere i baffi per tutto il mese di Novembre; non si possono unire i baffi alle basette; non si possono unire i baffi alla barba (altrimenti sarebbe un pizzetto); bisogna avere una condotta da vero gentiluomo. Quest’anno ho deciso di partecipare anche io al Movember e mi sono iscritto al gruppo Movember olandese e mi sto sbattendo un po’ per raccogliere un poco di donazioni.

3 anni ad Amsterdam…

3 anni fa arrivavo ad Amsterdam, inseguendo quella che sarebbe diventata mia moglie e scappando da quello che sarebbe rimasto solo un bel ricordo. Dal 2 Ottobre 2008 al 2 Ottobre 2011 (1095 giorni) sono cambiate molte cose, quasi tutto. In 3 anni ho cambiato 4 volte casa (ottima media per una citta’ come Amsterdam dove ci sono persone che cambiano casa ogni 4 mesi), e cambiato solo 1 volta lavoro. 3 anche le bici che ho avuto (se consideriamo quelle che ho usato io direttamente). La prima era decisamente troppo vecchia e malandata per essere usata tutti i giorni, la seconda e’ ancora accartocciata vicino al palo della luce dove la lanciai dopo l’ennesima bucatura e la terza e’ stata appena riparata grazie al lavoro certosino di Baghe, riparatore di biciclette italiano anche lui emigrato ad Amsterdam.

Numero 1

Iniziare un blog e’ sempre una faccenda complicata, cosa scrivere? Come iniziare? etc. etc. La maniera migliore, o almeno quella che credo sia la maniera migliore, potrebbe essere quella di iniziare dalle motivazioni, dal perche’ si apre un blog… Le motivazioni che mi hanno spinto a farlo sono tante, ma soprattutto l’avere un posto dove poter vomitare tutti i pensieri che mi passano per la testa passando da Amsterdam al Marketing on-line, da World of Warcraft a Facebook, da Berlusconi al dibattito sulle droghe leggere nei Paesi Bassi.