Duck Duck Go, il motore di ricerca attento alla privacy

La privacy in rete e’ un argomento che, di tanto in tanto, rispunta fuori ed e’, e sempre sara’, un argomento molto controverso. Da un lato gli utenti che vogliono difendere la propria privacy, dall’altro una ingente schiera di siti e-commerce e marketeers che tentano di raccogliere quanti piu’ dati possibili per incrementare le loro entrate. In questa battaglia la fa da padrone, ovviamente, Google, che possiede la maggior parte del marketshare delle ricerche on-line e che usa i dati che raccoglie ogni minuto per incrementare le sue entrate con AdWords. Esistono, pero’, varie alternative per proteggere la propria privacy anche, ad esempio, quando si cerca qualcosa in internet. Google, infatti, non e’ l’unico motore di ricerca esistente al momento e, per fortuna, non tutti i motori di ricerca hanno la stessa policy in termini di privacy! DuckDuckGo.com e’ un piccolo motore di ricerca che non raccoglie dati relativi alle ricerche effettuate e permette di difendere la propria privacy mentre si effettuano ricerche in internet. Nella loro About Page spiegano come i normali motori di ricerca raccolgono dati e come loro, invece, difendono la tua privacy (almeno quella relativa alle ricerche).

Google: il Grande Fratello nasconde i suoi dati

E’ di poche ore fa l’annuncio, tramite il blog ufficiale di Google Analytics, che Google nascondera’ i dati relativi alla ricerca organica all’interno di Google Analytics. Questa modifica viene fatta, per ammissione di Google, per proteggere la privacy degli utenti, ma, in realta’, e’ una pura mossa commerciale per forzare gli utenti verso i suoi prodotti senza dare alternativa alla concorrenza. Ma cerchiamo di capirne di piu’. Sul blog Google annuncia: today the Google Search team announced that SSL Search on https://www.google.com will become the default experience for signed in users on Google.com Questo significa che per gli utenti loggati che effettuano una ricerca su Google (parliamo degli utenti loggati in Google+ o in Gmail) la faranno via SSL (Sicure Socket Layer), un protocollo che permette l’invio e la ricezione di dati in maniera criptata.

Della Privacy e di altri demoni in giro il #15ottobre

Sono giorni che si discute senza fine in rete di quello che e’ accaduto a Roma durante la manifestazione del 15 ottobre e sono giorni che i Social Network, FaceBook in testa, vengono usati da zelanti indignati e delatori per mandare alla forca manifestanti facenti parte, presumibilmente, del Blocco Nero. La prima cosa che mi va’ di dire e’ come, noi Italiani, riusciamo sempre a distinguerci dalle masse. Oltre ad essere stati gli unici che hanno inscenato una vera e propria rivolta durante questa giornata di mobilitazione internazionale (forse e’ successo solo a Roma perche’ la situazione in Italia e’ peggio di quella negli altri paesi), siamo anche gli unici al momento che abbiamo/stiamo/vogliamo utilizzare i Social Network contro di noi!