Nuovo look per Google Hotel Finder

E’ stata lanciata da poco, negli USA, una nuova interfaccia per Google Hotel Finder, il comparatore di prezzi in real time di Big G. La nuova grafica dovrebbe essere lanciata a breve in tutti gli altri paesi. Ma cosa cambia rispetto alla precedente versione? Beh, quando ho visto per la prima volta il nuovo look sono stato colpito da diversi dettagli. Ecco qui come si presenta la schermata principale: A dispetto della versione precedente, il nuovo look assomiglia molto di più ad una normale pagina di Google dopo aver effettuato una ricerca per un hotel. Inoltre c’e’ da notare che appena sotto il searchbox c’e’ un piccolo menu’ con 4 opzioni: Web, Flights, Hotels e More Mi verrebbe quasi da pensare che in futuro Google voglia dirigere tutto il traffico per le ricerche relative ad Alberghi ed Hotel su Hotel Finder, su una pagina come quella di sopra, invece delle normali SERPs dando la possibilita’ di accedere alle vecchie SERPs clickando su Web. Un’evoluzione in questa direzione porterebbe ad un notevole incremento di “entrate” per Big G. dato che, mentre nelle vecchie SERPs era ancora possibile clickare su qualche link senza che nessuno pagasse (il buon caro e vecchio SEO) …

“Compare dates” in AdWords… Finalmente!

Nelle ultime settimane mi e’ capitato di vedere molti piccoli cambiamenti nell’interfaccia di Google AdWords, onestamente niente di notevole o degno di nota… Fino a stasera! Mentre controllavo la performance di un account al momento di modificare il periodo di tempo che volevo visualizzare mi sono trovato questa schermata: Finalmente si ha la possibilita’ di confrontare, in una sola schermata, la performance delle nostre campagne in diversi periodi di tempo senza dover saltare da un periodo all’altro o aprire due schermate di AdWords in due browser differenti.

Google Circles nelle SERPs

All’indomani del lancio delle pagine business in Google+ da parte di Google. a Mountain View continuano a lavorare per rendere il loro social network piu’ importante, appetibile e, soprattutto, frequentato. Cosi’ oggi, navigando in rete, mi sono ritrovato apparire le “cerchie” nelle mie SERPs. Sembra che questo nuovo esperimento sia la fuzione di Google+ e del tag rel=”author” che insieme danno la possibilita’ di visualizzare nelle SERPs chi e’ l áutore del post e, eventualmente, in quale delle nostre “cerchie” si trova.

Google testa un nuovo layout per le Local Search

A Mountain View non si stancano mai, soprattutto quando si tratta di migliorare l’aspetto delle SERPs. Negli ultimi 3 anni, infatti, per determinate ricerche, quelle che vengono definite “local search”, ovvero quelle ricerche che possono essere associate ad un luogo (“hotel a Amsterdam”, “Ristoranti a Roma” etc. etc.), Google ha stravolto piu’ di una volta il layout dei risultati, prima inserendo una mappa, poi inserendo i siti presenti in Google Places, infine, adesso, sta testando una nuova maniera di mostrare sia la mappa che Google Places. Al momento e’ solo un test, a me e’ capitato un paio di volte di ritrovarmi con questo nuovo layout, ma ho avuto il tempo di fare un paio di screenshot giusto per fare un confronto con l’attuale aspetto delle SERP.

Google indicizza i “Facebook Comments”

Moltissimi blog (se non tutti) utilizzano diversi plug-in per facilitare i commenti, uno dei piu’ popolari e’ Facebook Comments. Questo plug-in da un lato facilita in maniera incredibile i commenti (inutile dire che tutti hanno Facebook a che tutti, oramai, si sono abituati a lasciare commenti o a loggarsi in un sito usando le credenziali di Facebook) e aiuta a moderare lo spam, dall’altro, pero’, non porta ai blog i vantaggi dei commenti tradizionali. Google da sempre ama contenuti che si rinnovano nel tempo, pagine che vengono aggiornate spesso, e un blogpost (o un articolo) con molti commenti viene trattato da Google come un “hot topic”, un articolo al quale dare importanza ed, eventualmente, una mano con un ranking alto. Dimostrazione ne e’, ad esempio, il successo dei molti siti di Q&A (domanda e risposta) come, ad esempio, Yahoo! Answers che facilmente si trovano in cima alle SERPs per moltissime ricerche. Altro discorso, invece, per i commenti rinchiusi all’interno di un iframe come, appunto Facebook Comments, che non sono indicizzabili dai motori di ricerca, o almeno non lo erano fino a pochissimo tempo fa. Oggi, incuriosito da un Tweet, ho fatto un poco di prove e, a quanto pare, Google e’ in grado, …

Google Analytics Real Time (beta), right here, right now!

La nuova funzione Real Time era stata annunciata tempo fa nel blog ufficiale di Google Analytics e lentamente Google sta implementando questa funzione (al momento ancora demarcata come “beta”) di Analytics agli utenti che ne hanno fatto richiesta (bisogna compilare un modulo che potete trovare qui). Il Tab Real-Time ci da la possibilita’ di mostrarci i dati relativi agli ultimi 30 minuti per Locations, Traffic Sources e Content. Nel Tab Overview abbiamo una sorta di mix di tutti questi dati. Possiamo vedere, infatti, il numero di utenti presenti sul nostro sito in questo momento, il trend degli ultimi 30 minuti (a sinistra) e quello degli ultimi 60 secondi (a destra), i Top Referrals (i siti dai quali provengono i nostri visitatori), la Pagine sulle quali si trovano, le Top Keywords con le quali i nostri visitatori sono arrivati, e una mappa che ci mostra da dove provengono.

Google Hotel Finder live in Europa!

Dopo mesi di esperimenti, Google lancia il suo ultimo prodotto dedicato agli hotel, anche in Europa. Da ieri (18 ottobre) infatti e’ possibile cercare e prenotare holte in Europa tramite Google Hotel Finder. Google Hotel Finder e’ uno dei tool, a mio parere, meglio riusciti di Google, permette semplicemente di trovare hotel in una determinata area di una citta’ e di confrontare i prezzi offerti da varie compagnie. Easytobook.com ha avuto la fortuna di essere una delle 20 compagnie che sono state accettate in questo progetto. Diamo uno sguardo alle funzionalita’ di Hotel Finder.

Google: il Grande Fratello nasconde i suoi dati

E’ di poche ore fa l’annuncio, tramite il blog ufficiale di Google Analytics, che Google nascondera’ i dati relativi alla ricerca organica all’interno di Google Analytics. Questa modifica viene fatta, per ammissione di Google, per proteggere la privacy degli utenti, ma, in realta’, e’ una pura mossa commerciale per forzare gli utenti verso i suoi prodotti senza dare alternativa alla concorrenza. Ma cerchiamo di capirne di piu’. Sul blog Google annuncia: today the Google Search team announced that SSL Search on https://www.google.com will become the default experience for signed in users on Google.com Questo significa che per gli utenti loggati che effettuano una ricerca su Google (parliamo degli utenti loggati in Google+ o in Gmail) la faranno via SSL (Sicure Socket Layer), un protocollo che permette l’invio e la ricezione di dati in maniera criptata.

Google Webmaster Tool lancia un nuovo layout

Google rilancia uno dei suoi servizi dedicati ai Webmaster, Google Webmaster Tool (GWT), migliorando la grafica e aggiungendo qualche strumento in piu’. La nuova schermata della home di GWT si presenta adesso cosi’: La nuova interfaccia e’ attiva per tutti gli utenti che gestiscono meno di 100 siti web ed e’ gia’ attiva per tutti, non c’e’ bisogno di registrarsi o altro. Lo scopo di questa modifica di GWT e’ stata dettata dalla volonta’ di fornire una maniera piu’ facile e veloce per gestire i propri siti e rendersi conto, subito, di eventuali problemi. GWT oltre al nuovo layout ha introdotto anche il concetto di Site Health (salute del sito), ovvero eventuali problemi riscontrati da Google (crawl errors, problemi con la sitemap etc. etc.) evidenziando questi errori/problemi gia’ nella homepage di GWT in maniera da darvi a prima vista una panoramica dei vostri siti e sul lavoro, eventualmente, da farci su.

Google Analytics Premium: e’ ora di pagare!

Cosa hanno in comune un piccolo webmaster, l’autore di un blog, un SEO di una multinazionale e il gestore di un piccolo sito di e-commerce? Google Analytics! Se si prendono tutti i siti web in rete, circa il 32% di essi usa Google Analytics come software per il monitoraggio del traffico, interazione con i visitatori e molto altro. Google Analytics dal momento della sua nascita, Novembre 2005, e’ sempre stato un servizio gratuito che da Agosto 2006, quando fu reso aperto a chiunque, ha conquistato praticamente chiunque avesse voluto analizzare il traffico del proprio sito, che si trattasse di un blog da una decina di visite al giorno, fino ad un sito da centinaia di migliaia di visite al giorno. Ieri Google ha annunciato sul proprio blog, il lancio di una versione Premium di Google Analytics, che offre, rispetto alla versione free, diversi servizi/tool aggiuntivi mirati a processare piu’ dati, piu’ velocemente, ad offrire piu’ segmentazione, assicurare un servizio migliore e piu’ stabile oltre ad offrire un supporto di assistenza telefonica 24h su 24h.

+ Google+ per tutti

Oggi Google ha annunciato sul proprio blog ufficiale l’apertura del proprio social network Google+ a tutti. Da oggi non sara’ piu’ necessario un invito per entrare in Google+ ma bastera’ iscriversi. Oltre all’apertura ufficiale di Google+ sono state inserite varie novita’ per rendere il social network di Mountain View piu’ completo e meno beta. Molte di queste novita’ riguardano gli Hangouts (VideoRitrovi) che da oggi hanno molte funzionalita’ in piu’.

Google + ITA Software = Google Flights

Luglio 2010 Google annuncio’ l’acquisto di ITA Software, una compagnia americana che si occupa di software per compagnie aeree. L’acquisizione costo’ a Google qualcosa come 700 milioni di Dollari. Ovviamente all’indomani dell’acquisizione molti erano i rumors su cosa sarebbe successo, ed adesso, a piu’ di un anno di distanza, durante il Google Travel Event in New York, Google ha messo le carte in chiaro e ha lanciato Google Flights. Google Flights ( il sito e’ www.google.com/flights/ ) al momento e’ attivo solo in America, e’ consultabile ovunque, ma e’ possibile trovare solo voli nel territorio USA. Il funzionamento e’ semplice, intuitivo e veloce, come quasi tutti i prodotti Google.

Le 20 Keyword con cui Google ha fatto la sua fortuna

Google, si sa’, trae il suo profitto principalmente da AdWords. Non c’e’ compagnia attiva nell’online marketing che non usi AdWords per aumentare il traffico e gli introiti. Ma quali sono le keywords con le quali Google guadagna di piu’? Quali sono le ricerche che attirano il maggior traffico e con le quali Big G ha costruito la sua fortuna? WordStream ha pubblicato un infographic che mostra, appunto, quali sono le keywords che hanno creato il maggior guadagno per Google. Parliamo di piu’ di 33 miliardi di dollari generati da AdWords nel primi 8 mesi del 2011.

Google Hotel Finder: test prima di AdWords

Più o meno un mese fa’  Google ha lanciato, solo negli US, un nuovo servizio, anzi, un nuovo portale, Google Hotel Finder. Hotel Finder permette agli utenti di ricercare un albergo e di comparare i prezzi di diversi portali di prenotazioni alberghiere (al momento i siti che sono stati accettati per questo “esperimento” sono circa 20), insomma, un vero e proprio Vertical Search Engine per gli hotel. Hotel Finder e’ stato lanciato ufficialmente da Google sul suo blog il 28 Luglio. Diverse sono state le reazioni, dagli investitori piu’ forti in AdWords ai vari siti di comparazione come HotelsCombined, Tripadvisor e altri dato che Google possedendo. di fatto, il monopolio sulle ricerche fatte in Internet potrebbe, tranquillamente, trovare la maniera per “deviare” il traffico sui suoi prodotti invece che su quelli di altri (ma su questo stanno gia’ indagando diversi tribunali sparsi in tutto il mondo).

Quante righe mostra Google nelle SERPs

La maggior parte degli utenti che effettua ricerche in Google usa, di solito, 1, 2 o 3 parole, gli utenti che fanno questo tipo di ricerche sono quasi il 70% del totale. Il restante 30% effettua, invece, ricerche un poco piu’ dettagliate. Bisogna tenere in considerazione che, quando si parla di “parole” si intendono vere e proprie Keywords e non congiunzioni o articoli, queste ultime, infatti, vengono prese in considerazione ai fini della ricerca, ma non vengono considerate keywords. Io, personalmente, appartengo a quel 30% di utenti che usano piú di 3 keywords nelle mie ricerche e a volte ne uso anche piú di 5 o 6, dipende da cosa sto cercando. Oggi, proprio durante una di queste ricerche, Google mi ha mostrato qualcosa che prima non avevo notato. Prendiamo come esempio la ricerca “quante righe mostra google nelle SERPs” e facciamo un piccolo esperimento, proviamo a fare una ricerca in Google prima con 3 keywords per poi aumentarle man mano in un secondo momento in maniera da partire da una ricerca generica a una piu’ dettagliata.

Freddie Mercury, forse il piu’ bel doodle di sempre!

Stamattina mentre facevo colazione come al solito, controllavo le e-mail, davo un’occhiata a Facebook e vedevo un poco cosa mi proponeva “spunti” di Google+ quando, facendo una ricerca, ho notato uno strano doodle (per chi non lo sapesse, quelle immagini che ogni tanto compaiono al posto del logo di Google). Facile capire di cosa si tratta: Freddy Mercury! Oggi, infatti, sarebbe stato il suo 65esimo compleanno e Google ha voluto ricordarlo con quello che, secondo me, e’ uno dei doodle piu’ belli di sempre.

Google +1 come fattore di posizionamento

Questi ultimi mesi sono stati ricchi di cambiamenti per Google e tutto quello che riguarda il mondo del Search: sono passati un paio di mesi dal lancio del bottone +1 di Google, un po’ di piú dal lancio di Google Plus, a Febbraio c’é stato il lancio di Google Panda in USA e da poco in tutto il resto del mondo, compresa l’Italia, insomma, grandi cambiamenti, e da un paio di giorni, in maniera piu’ o meno ufficiale, si e’ saputo che Google prendera’ in considerazione, tra gli innumerevoli fattori di ranking, anche i +1 di un sito. Google Panda Update Facciamo, peró, un salto in dietro per capire il processo che ha portato a questa decisione. Ad inizio Febbraio Google lancia Panda in USA, con questo cambio nell’algoritmo Google vuole spingere in alto nelle SERPs i siti definiti “quality websites”, siti di qualita’, e spingere in basso i siti che non hanno contenuti unici (siti creati solo per inserire Adsense, o siti creati solo per programmi di affiliazione). Il goal e’ quello di avere in cima i siti originali e far sparire dalle prime pagine i siti che non forniscono contenuti unici ed originali agli utenti. L’arrivo di Panda …

Perche’ la Meta-Description e’ ancora importante

Un po’ di anni fa, quando i fattori di ranking in Google erano pochi e semplici, una delle cose piu’ importanti per un sito web era la Meta-Description. Possiamo dire che, al principio, SEO significava buone Meta-Description (a volte al limite dello spam) e una valanga di link (senza limiti, decisamente spam!). Col passare degli anni le cose sono cambiate e adesso l’algoritmo di Google si basa, per le sue decisioni, su centinaia di fattori, dal link-profile all’originalita’ dei contenuti, dalla presenza nei social media all’interazione degli utenti con il tuo sito (CTR, Time-on-site, Bounce-rate etc. etc.), e l’importanza di alcuni di questi fattori, come ad esempio le Meta-Description, sono passate in secondo piano. Senza considerare il Ranking, pero’, ci sono cose che sono da ritenere, in ogni caso, importanti e una di queste e’, appunto, la Meta-Description delle pagine del vostro sito. La prima ragione e’ la piu’ scontata: la Meta-Description rappresenta, nella maggior parte dei casi, la descrizione che Google mostra nei risultati delle SERP appena sotto l’URL del sito. E’ ovvio, quindi, che quanto piu’ descrittiva ed accurata e’ questa descrizione, piu’ probabilita’ ci sono che l’utente clicki sul tuo sito (ammesso che sia quello che cerca…)

Come Google migliora il suo Algoritmo

Google ha pubblicato ieri un video di 4 minuti in cui spiegano come hanno migliorato e intendono migliorare il loro algoritmo, la qualita’ dei risultati che offrono agli utenti e di come stanno lavorando (molto negli ultimi tempi) sulla user interface. Nel video viene spiegato, in maniera molto sommaria, come funzionano i process all’interno dei vari team, come una idea viene discussa e come i diversi team ci lavorano su’. Ovviamente il video non mostra nulla di particolarmente nuovo, ma da’ una vaga idea di come funzionano le cose a Mountain view.

Collegare Google Analytics e Webmaster tool al vostro WordPress blog

Come creare un blog con WordPress e’ abbastanza facile e intuitivo, non servono particolari conoscenze, serve solo essere un minimo coscienti di cosa sia un blog e una conoscenza base di HTML. Inoltre, se proprio vi serve aiuto, potete consultare questo link dove troverete tutte le info necessarie. Una volta installato WordPress se volete essere in grado di monitorare il traffico sul vostro sito dovrete usare, per forza di cose, Google Analytics e Google Webmaster Tool. Per poter utilizzare questi due tool avete bisogno di un account Google (Gmail). Dando per scontato che avete un account Google e che conoscete, anche solo un minimo, Google Analytics e Webmaster Tool, vediamo come possiamo collegare questi due tool al nostro WordPress blog. Ci sono due possibili strade da intraprendere: